Paesaggi osmotici

Il progetto ha il suo atto fondativo nel tracciato definito  dall’edificato esistente, a partire dal quale si genera una matrice costituita da “placche”. Le placche solide, di edificato, partendo dall’interno, si intrecciano alle placche naturali di verde che invece si muovono dalla laguna. L’intreccio fra le placche genera dei cretti che si configurano come spazi privilegiati di alto valore paesaggistico divenendo parte dei corridoi verdi che si insinuano e si riammagliano al verde già consolidato. Ogni placca verde del parco è trattata diversamente dalle contigue in modo da diventare elemento esclusivo, tenuta assieme dal circuito ciclo-pedonale, che corre lungo il waterfront sulla laguna, attraversa il parco raggiungendo le nuove residenze e ne diviene la rete di legame tra le parti. Le placche solide al loro interno si frantumano nella distinzione fra spazi costruiti e spazi aperti. L’edificato, esteso verso l’area di progetto stira l’esistente, assume la conformazione tipica delle località marittime, a pettine. L’irregolarità e la differenza nell’andamento del costruito, diventa fattore di qualità inserendosi in modo armonico nel contesto naturale. Il verde penetra tra gli  edifici sempre in modo diverso, definendo e differenziando gli spazi così da donargli un’identità precisa.

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Chioggia (Venezia), 2010 Progetto
Concorso di progettazione in due fasi

progetto | architectural design
navarriniarchitetti e associati
Franco Navarrini
Roberto Navarrini
Elena Lavezzo

con | with
5+1AA Agenzia Architettura
Alfonso Femia
Gianluca Peluffo
Simonetta Cenci

collaboratori | collaborators
Michael Gamberini
Sara Voltani

cliente | client
Comune di Chioggia