Il progetto del centro sportivo

L’abbraccio verde, il percorso ad anello che connette gli elementi e diviene spazio collettivo protetto. Luogo per il tempo libero per lo sport, lo stare insieme, meditare, rigenerarsi.


Il progetto ha come obiettivo di rispondere alle richieste del bando, ma anche di ampliare lo sguardo per valutare la potenzialità del sito riconsiderandolo all’interno di un disegno unitario.
Il nostro progetto si pone quindi tre finalità:

– rispettare l’identità architettonica e ambientale del luogo;
– tenere in considerazione la fattibilità tecnica ed economica dell’intervento;
– migliorare l’offerta ricettiva dell’area.

La riorganizzazione dell’area si prefigge quindi di potenziare l’offerta di spazi e attrezzature in sinergia e affiancamento a ciò che già esiste, pur ricercando soluzioni tecniche che permettano di rientrare nel limite di spesa indicato nel bando. Dalla lettura del contesto emergono alcune peculiarità che abbiamo considerato nella stesura del progetto: la scenografia paesaggistica di grande valore, la presenza di edifici simbolici come gli antichi cascinali in pietra e il carattere spiccatamente rurale dello scenario.

Per rispettare il limite di spesa si è deciso di recuperare quanto più possibile dell’esistente che appare in buono stato di conservazione: spogliatoio calcio, bar, servizi e magazzino, riconsiderati però all’interno di un disegno unitario, definito da un anello pedonale-ciclabile, una sorta di abbraccio verde che, oltre a permettere la connessioni tra gli elementi dell’impianto sportivo, diviene un vero e proprio “cammino natura” da percorrere in sicurezza ricollegandosi al paese nuovamente a nord.

Il percorso ad anello prende avvio dalla strada a nord che scende dal cimitero, ruota in corrispondenza della pista di pattinaggio e si dirige verso l’ex campo a sette dove si definisce una nuova area per le attività legate al tempo libero: lettura, gioco, bikers, skaters, attività fisica, incontri. Il terreno viene rialzato verso via Verdi (con materiale dello scavo dei nuovi edifici) in modo da creare una barriera acustica-visiva che , oltre ad aumentare il senso di protezione, scherma dal rumore del traffico e allo stesso tempo modella una cavea naturale per attività di sosta, gioco, relax e volendo anche spettacoli. L’anello quindi lambisce e connette i nuovi spogliatoi e il ristorante, l’area giochi bimbi protetta, e risale a nord verso il mini golf e la strada da dove si era generato. Le forme volutamente organiche del percorso sono ispirate dalla natura circostante, ricordano i sentieri ricurvi attorno al monte e la forma del laghetto di Pertùs. In adiacenza delle strutture esistenti viene collocato il nuovo ampliamento costituito dall’estensione del bar, dai nuovi spogliatoi e dal nuovo magazzino comunale.
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Carenno (LC), 2020
concorso | 2^premio

progetto | architectural design
navarrini architetti e associati
Roberto Navarrini
Elena Lavezzo

collaboratori | collaborators 
Sara Voltani
Elisa Mantovani

cliente | client 
Comune di Carenno